Serro de’ Becchi dell’Azienda Agricola Ramoino

Rossese di Dolceacqua selezione
Il Bisonte di Altamira, pittura rupestre vecchia di 17 mila anni, dipinta dai nostri progenitori nella grotta di Altamira, nel centro della Spagna, rappresenta bene il Serro de’ Becchi, un Rossese di Dolceacqua forte e strutturato, ma anche equilibrato, con buona finezza ed eleganza. Un vino caldo, che arriva dal mare, a Messalia, oggi Marsiglia, grazie ai commerci mediterranei di greci e fenici, e che si diffonde in Liguria e Provenza (qui è conosciuto come Tibouren ed è vinificato in rosato), con nomi, profumi, colori diversi a seconda del territorio, della sapienza di coltivazione, dell’aria, del terroir. Già Gallesio, giurista e botanico finalese diventato burocrate napoleonico, parlava del Rossese nel suo trattato più famoso, la Pomona Italiana.
Forte come il Bisonte
Serro de’ Becchi è caldo, racconta un territorio aspro, verticale, baciato dal mare, ma sferzato dal freddo delle Alpi Liguri. Un vino forte il Serro de’ Becchi, come il Bisonte, si abbina alla capra e fagioli, ma anche alla selvaggina, al cinghiale sacro ai Celti, ai formaggi stagionati. Serro de’ Becchi, dalla piacevole speziatura, è vino da meditazione, vista la sua gradazione e la complessità, fatta di frutti a bacca rossa, mirtillo su tutti, ma anche corbezzolo e mora.
Collezione La Grotta Dipinta
Serro de’ Becchi
Rossese di Dolceacqua – Denominazione di Origine Controllata
Vitigno: Rossese
Zona: Ponente Ligure
Alcool: 14,5% vol.
Colore: rosso rubino con riflessi granata con l’affinamento
Profumo: vinoso e fruttato, di frutti a bacca rossa maturi
Sapore: morbido, equilibrato, con persistente ricordo di frutta rossa
Temperatura di servizio: 16-18 °C
Vinificazione: da vigne vecchie, in acciaio; invecchiamento minimo 1 anno
Abbinamento ideale: arrosti, salumi o formaggi di media stagionatura
Produzione: 5.000 bottiglie
Si consiglia la degustazione sulle note di:
Serenata – W.A. Mozart