Rossese di Dolceacqua dell’Azienda Agricola Ramoino

Vino della tradizione ligure
Il Rossese di Dolceacqua, prima Doc della Liguria, deve il suo fascino, oltre che all’indubbia bontà, alla sua storia. Arriva da Etruschi e Greci (la coltivazione delle uve ad alberello ancora presente in molte vigne sarebbe eredità ellenica), ma nel corso dei secoli tutti si sono innamorati del caldo e sensuale Rossese di Dolceacqua. Da Andrea Doria, che lo scelse come vino per dare la carica ai suoi prima di ogni battaglia, a Papa Paolo III che lo usò, quasi fosse una medicina, come ricostituente per combattere le debolezze della vecchiaia. E che dire di Napoleone che, al culmine del suo potere, ne voleva sempre delle botti a Parigi e, nell’esilio di Sant’Elena, volle fosse l’unico vino a dargli conforto…
Fascino e struttura
Un vino così non poteva non fare innamorare anche noi dell’Azienda Agricola Ramoino; infatti proprio per questo abbiamo acquistato non solo vigneti, ma anche una cantina a Dolceacqua per fare un Rossese di Dolceacqua di grandissima qualità, in linea con tutta la produzione dell’azienda.
Un grande vino rosso che viene accarezzato dal salino del mare, ma anche dall’aria gelida delle Alpi Liguri che, spesso, fanno anche entrare il freddo dei ghiacciai alpini francesi, piemontesi, aostani. Il risultato, in cantina, è un vino di grande struttura, di profumi inebrianti, ideale per accompagnare formaggi stagionati e carni, specie gli arrosti. Un vino che non ha paura di invecchiare, anzi, acquista fascino.
I Tipici
Rossese di Dolceacqua
Rossese di Dolceacqua – Denominazione di Origine Controllata
Vitigno: Rossese
Zona: Ponente Ligure
Alcool: 13% vol.
Colore: rosso rubino vivo da giovane, bei riflessi granata con l’affinamento
Profumo: vinoso e fruttato da giovane, più intenso e con sentori di frutti di bosco con l’affinamento
Sapore: asciutto, sapido, lievemente tannico, più morbido, persistente e vellutato se affinato
Temperatura di servizio: 16-18 °C
Vinificazione: in acciaio
Abbinamento ideale: arrosti o formaggi
Produzione: 7.000 bottiglie
Si consiglia la degustazione sulle note di:
Cavalcata delle Valchirie – R. Wagner